
Social media e generazioni a confronto
Come impostare la social media strategy a partire dal tuo pubblico: le generazioni a confronto
Hai organizzato un calendario editoriale regolare, scelto accuratamente i migliori orari per pubblicare sui tuoi social e investito in campagne pubblicitarie online. Hai persino seguito il corso di quel guru della comunicazione che ti ha promesso di far crescere i tuoi profili social di migliaia di follower in poche settimane. Eppure, nonostante tutti gli sforzi, il tuo profilo aziendale stenta a decollare e ora te ne stai lì, chiedendoti cosa possa essere andato storto.
A dispetto di quanto potresti sentire in giro, per far crescere e aumentare le interazioni di un social network non c’è trucco che tenga: è una questione di costanza, studio, strategia, ma soprattutto tempo. Ciononostante, ci sono alcuni elementi fondamentali che possono aiutarti a non perdere inutilmente risorse preziose.
Dopo aver analizzato la tua offerta, la tua brand image e i tuoi competitor, c’è un parametro da tenere assolutamente in considerazione: il tuo pubblico.
Chi è? Che abitudini e obiettivi ha? Quali sono i suoi social network preferiti? Per rispondere a queste domande e analizzare il tuo target, puoi tenere in considerazione diversi parametri: interessi, aspetti socio-demografici, reddito, genere, stile di vita. Tra questi, uno dei più utilizzati è sicuramente quello dell’età.
Generazioni e social media: quali sono e come usano i social
Frequentando il web, ti sarai imbattuto in espressioni come Generazione X, Boomer, Millenials e così via. Termini usati comunemente per rivolgersi all’ampio ecosistema generazionale dei social network. Ma chi si cela dietro queste definizioni e quali mezzi prediligono?
Per imparare a familiarizzare con i bisogni delle diverse fasce d’età, ecco una piccola guida alle generazioni che abitano i social network.
Baby Boomers
Sono i “buongiornissimo kaffè”, spesso accommiatati sarcasticamente dai più giovani con l’ormai comune espressione “Ok, Boomer”. A questa categoria appartengono i nati tra gli anni Quaranta e i primi anni Sessanta, ovvero nel periodo del cosiddetto boom economico, da cui il nome.
Eppure, a dispetto della fama non sempre rosea di cui godono agli occhi delle generazioni successive, a questa categoria appartengono anche coloro che hanno vissuto il Sessantotto e gli anni delle grandi rivoluzioni: una generazione che voleva cambiare il mondo.
In generale, i Baby Boomers hanno vissuto l’avvento digitale piuttosto tardi e imparato ad usare i social solo in età adulta. Tra loro, vi sono autentici appassionati di YouTube e Facebook (con percentuali attorno al 70%), con una discreta percentuale di utilizzatori di WhatsApp, mentre sono poco diffusi Instagram e Twitter (con percentuali inferiori al 30%).
Attribuiscono grande fiducia ai social, che usano principalmente con intento informativo o per interagire con brand e prodotti, con finalità di acquisto.
Generazione X
A questo gruppo appartengono i nati tra il 1960 e il 1980. Una generazione indefinita, a metà strada tra le certezze economiche del periodo precedente e la precarietà di quello immediatamente successivo.
Hanno attraversato tutta la fase evolutiva della tecnologia e sono tra i target che passano più tempo sui social network. Nonostante ciò, si caratterizzano spesso per un approccio più cinico e restio a sperimentare alcune evoluzioni delle diverse applicazioni e strumenti.
Anche in questo caso, i social preferiti della Generazione X restano YouTube e Facebook (tra l’80-70%), seguiti da WhatsApp. Meno usato è Instagram, mentre all’ultimo posto troviamo Twitter.
Usano i social network principalmente a scopo informativo, ma sono diffidenti: misurano l’attendibilità delle fonti sulla fiducia e sulla garanzia di qualità. Come i baby boomers, usano i social anche per interagire con i marchi e cercare prodotti.
Generazione Y o Millenials
Tra i Millenials si celano i nati tra il 1981 e il 1995 circa. Si tratta di un gruppo caratterizzato da pochi soldi e una condizione lavorativa precaria, ma con un approccio globale.
La generazione Y comprende i nati con la tecnologia digitale, che hanno vissuto appieno lo sviluppo dei social media. Il loro approccio è aperto alla novità e alla diversità, amano il dialogo e interagire con i brand. Lo stile è breve e conciso e prediligono una comunicazione autentica ed emozionante.
Usano principalmente YouTube e Facebook con percentuali superiori alle precedenti generazioni (fino al 88%), ma frequentano assiduamente anche Instagram e WhatsApp. Troviamo ancora all’ultimo posto Twitter, anche in questo caso però in misura maggiore rispetto ai Baby Boomers e alla Generazione X.
La Generazione Z
Qui rientrano tutti i giovani, adolescenti o ragazzini nati tra la seconda metà degli anni Novanta e il 2010. Sono la generazione del futuro: a questa categoria appartengono giovani consapevoli per quanto riguarda le tecnologie mobili, sensibili alla diversità, all’inclusione e con uno stile di comunicazione veloce e diretto.
Sono abituati ad avere accesso diretto e istantaneo alla comunicazione e sono sempre connessi. Non sono consumatori fedeli: sono curiosi e scoprono costantemente nuovi prodotti, cambiando spesso brand di riferimento per i loro acquisti. Usano principalmente YouTube (sfiorando il 90%) dove mostrano grande interesse per recensioni e contenuti di Influencer e Blogger, nei quali ripongono molta fiducia.
Tra gli altri canali che preferiscono ci sono poi Facebook e Instagram (con percentuali attorno al 70%), seguiti da TikTok. Meno usati invece WhatsApp e Twitter.
Hai già trovato il tuo pubblico di riferimento?
Non è sempre facile trovare il canale e lo stile comunicativo adatto a conquistare il tuo pubblico.